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X-Files: nuovi casi per Mulder e Scully su Rai4

di David Monachesi

01/06/2017 - 15:30

X-Files: nuovi casi per Mulder e Scully su Rai4

X Files
X Files

Ci sono buone notizie per gli appassionati delle serie cult: l’ex coppia di agenti dell’FBI composta da Dana Scully e Fox Mulder sta per riaffacciarsi sul piccolo schermo. Sulla scia degli ottimi ascolti registrati dalle repliche in daytime, questa sera, 1° giugno 2017, debutta in chiaro su Rai 4 la decima stagione di X-Files. Alle 21.05 verrà trasmesso il primo episodio del nuovo ciclo, costituito da un totale di sei puntate.

Il duo interpretato da David Duchovny e Gillian Anderson sarà, ancora una volta, al centro della trama. Lo iato esistente fra le loro personalità, lei inossidabile donna di scienza, lui sicuro dell’esistenza di una dimensione extraterrestre, continuerà a costituire proprio il loro punto di forza. Sono trascorsi quattordici anni dalla chiusura degli X-Files, ma lo strano caso di una donna, di nome Sveta, convinta di essere stata rapita dagli alieni farà maturare in Scully e Mulder la decisione di riprendere a collaborare.

Fonte di due trasposizioni cinematografiche, risalenti la prima al 1998 (con il titolo di X-Files – Il film)  e la seconda al 2008 (X-Files – Voglio crederci), il telefilm si è riaffacciato sui teleschermi a stelle e strisce dopo ben quattordici anni di stop. Trasmessa sul network Fox nei primi mesi del 2016, la serie, oltre alla tematica paranormale, ha sondato il legame esistente fra la coppia di ex agenti, colmando il vuoto temporale di sette anni, venutosi a creare dall’ultimo film.

Di seguito, un breve excursus sul passato della serie.

X-Files, un cult della serialità

Risale al 1993 la messa in onda della primissima puntata dello show, in America sul canale Fox. In Italia il primo ciclo è stato trasmesso da Canale 5, fra il giugno 1994 e l’ottobre dell’anno successivo. A partire dalla seconda stagione, lo show ha traslocato su Italia 1, divenendo uno dei gioielli del palinsesto della rete cadetta Mediaset, che l’ha trasmessa fino al nono capitolo.

Ideata da Chris Carter, X-Files è riuscita ad ottenere nel corso degli anni un enorme successo, sia di pubblico che di critica, rastrellando una sequela di riconoscimenti fra i più prestigiosi. Uno su tutti: il Golden Globe come miglior serie drammatica, ricevuto per ben tre volte nel corso degli anni novanta. Come ogni produzione seriale che si rispetti, lo show ha finito ben presto col divenire un vero e proprio classico nel suo genere. Caposaldo, punto di riferimento e modello da cui hanno tratto ispirazione molte opere successive. Nel 2004 e nel 2007, Tv Guide l’ha inserita al secondo posto nella graduatoria dei migliori cult di sempre, facendola precedere soltanto dalla saga di Star Trek. Nel 2012, Entertainment weekly l’ha collocata al quarto posto fra le migliori serie tv dell’ultimo venticinquennio, definendola quale “un inno alle stravaganze, agli appassionati di fantascienza, ai teorici della cospirazione […] di tutto il mondo“.

Oggetto di studi finanche sociologici, per via delle contaminazioni di genere e dell’impianto metadiscorsivo di cui è imbevuta, X-Files ha lasciato un’impronta indelebile nella serialità statunitense (e non soltanto): da Fringe a Supernatural, da American Horror Story a Breaking Bad, sono decine gli show che hanno attinto alle atmosfere originate da Carter. Chi l’ha semplicemente citata, chi invece ne ha afferrato, traslandoli, elementi chiave, tonalità o ambientazioni: sta di fatto che l’impatto culturale scatenato da X-Files è stato vibrante, e la sua eco si è propagata anche a distanza di anni. Lo sceneggiatore gallese Russell T Davies, ad esempio, confessò di essersi rifatto alla produzione statunitense nel creare la sua Torchwood. Ma non solo: Joss Whedon, l’ideatore di Buffy l’ammazzavampiri, descrisse la sua ‘creatura’ come una sorta di ibrido fra X-Files e My So-Called Life.

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