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PIAZZAPULITA: “TRUMP RIGURGITO BIANCO”. JEBREAL E FRIEDMAN ROSICONI A STELLE E STRISCE

di Marco Leardi

11/11/2016 - 00:25

PIAZZAPULITA: “TRUMP RIGURGITO BIANCO”. JEBREAL E FRIEDMAN ROSICONI A STELLE E STRISCE

Piazzapulita

Chi ha paura di Donald Trump? A Piazzapulita ne sono terrorizzati. E pensare che il neoeletto Presidente americano non ha ancora iniziato il proprio mandato. Nella più recente puntata, il programma di La7 ha presentato la vittoria del tycoon col ciuffo come una mezza iattura, con servizi ed analisi che lasciavano trasparire un certo disappunto, per usare un eufemismo. Anzi, quella consumatasi nel talk show di Corrado Formigli è stata una vera e propria rosicata a stelle strisce non priva di faziosità. La ‘Trumpvata’, insomma, non è stata indolore.

Che Formigli fosse rimasto sotto shock per la vittoria di The Donald lo avevamo notato anche durante lo spoglio elettorale: ieri sera, però, ci siamo resi conto di quanto quel sentimento fosse condiviso anche da alcuni dei suoi ospiti. Il giornalista ha aperto la puntata con un buon servizio sulle ragioni sociali del voto a Trump (Piazzapulita resta pur sempre l’approfondimento meglio attrezzato sugli esteri). Poi però è iniziato il dibattito in studio, e l’analisi ha ceduto il passo a giudizi non proprio equilibrati di Rula Jebreal e Alan Friedman. I due, infatti, più che i giornalisti han fatto i tifosi.

Trump è l’uomo che ha ricevuto l’endorsement dal Ku Klux Klan” ha attaccato la giornalista araba palestinese col piglio nervosetto della fustigatrice. Secondo Rula “il voto a Trump è un rigurgito bianco che vuole riportare diritti ai bianchi. E’ una visione segregazionista“. A dare man forte alle sue tesi ci ha pensato il programma di La7, che ha spedito un inviato in Pennsylvania ad incontrare l’equivalente del partito nazista americano. Obiezione: che c’entravano quei quattro disadattati con la svastica con i quasi 60 milioni di voti presi da Trump?

In studio era presente anche Giorgia Meloni, le cui opinioni sono state ovviamente politiche. E Friedman, invece di incalzarla a dovere, che ha fatto? Le ha chiesto di rinnegare le leggi raziali (il che la dice lunga sul tenore del dibattito). A dir poco stizzita la reazione dell’esponente politica, che ha precisato di non aver mai approvato il provvedimento di mussoliniana memoria. Emblematico il giudizio della Jebreal sul magnate repubblicano: “un uomo che non si pettinava nemmeno i capelli“. Accidenti, che fine analisi!

All’indomani del voto americano, Piazzapulita ha perso l’occasione per impostare una valida discussione sul tema. Ora che Trump si avvia alla Casa Bianca, le obiezioni nei suoi confronti sono doppiamente sacrosante e doverose, perché questo è il ruolo del buon giornalismo: peccato, però, che quelle proposte ieri da Jebreal e Friedman fossero argomentazioni alimentante dal livore politico più che dal desiderio di fare le pulci al tycoon.

Conosciamo la buona fattura del programma di La7, quindi – passato il tempo dei rosiconi da talk show – auspichiamo nuove e migliori occasioni di approfondimento.

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18 commenti su "PIAZZAPULITA: “TRUMP RIGURGITO BIANCO”. JEBREAL E FRIEDMAN ROSICONI A STELLE E STRISCE"

  1. Tutti chi? Quelli del suo condominio?

  2. I primi ad avere UN comico siamo stati moo ora tocca agli Americano e siamo tutti preoccupati la piu grande democrazia al mondo in mani ad una macchietta del genere!

  3. Egr. Marco Leardi, come sempre apprezzo i tuoi articoli, questo dal lontano 2011. Ricordo i perennemente arrabbiati che se la prendevano tanto se solo osavi criticare una certa parte. Alla fine avevamo ragione noi, critici.

  4. Non vi dico cosa è stato lo special disinformativo anti-Trump del TG3 condotto dal bolscevico Riccardo Chartroux (marito della pasionaria rossa Maria Luisa Busi, sigh!) di ieri mattina e due giorni fa, a senso unico zeppo di livore e fango cotro Trump. La libertà di informazione sui media è definitivamente morta, ormai gestita da un manipolo di disinformatori di mestiere. Se volete sapere la verità sulle notizie americane non seguite i TG Rai. La Clinton ha perso perchè è corrotta come nessuno prima nella storia americana, è malata gravemente ed ha mentito spudoratamente più volte, ha abusato del suo potere da segretario di stato oltre ad essere una delle responsabili della morte di 4 americani a Bengazi. Tutto il resto è fuffa.

  5. Beh, alcune frasi sessiste e razziste di Trump sono state sconcertanti... Ma io onestamente avrei avuto paura anche di quella guerrafondaia della Clinton...

  6. Roberto: un giornalista dovrebbe avere un contegno diverso. Forse lei non ricorda ma anche ai tempi in cui in Austria fu eletto Haider, Santoro faceva trasmissioni in cui si paventava un ritorno al nazismo.

  7. Scusate, ma se a uno non piaceva Trump prima delle elezioni, perché gli dovrebbe piacere adesso che ha vinto? Fate l'elogio del paraculismo? Non ci si deve stupire se uno che in campagna elettorale dice cose tremende, poi venga pesantemente criticato per ciò che ha detto. O che attiri robaccia tipo il Ku Klux Klan

  8. Trasmissioni cosí, piene di intellettuali radical chic benpensanti "alla Boldrini", andrebbero abolite. I razzisti sono proprio loro

  9. Rula Jebreal è tornata per conferma la sua nomea di "g.... senza cervello"!

  10. Però pensa se un bianco si permettesse di dire "un rigurgito nero" riferendosi a una qualsiasi persona di colore... Che ipocrisia in questo mondo, i bianchi sono razzisti, i neri no!