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Caso Lévy, Il Cavallo e la Torre «ha violato la par condicio». Agcom ordina a Damilano un messaggio di scuse in puntata

Fabio Fabbretti

di Fabio Fabbretti

22/09/2022 - 11:58

Caso Lévy, Il Cavallo e la Torre «ha violato la par condicio». Agcom ordina a Damilano un messaggio di scuse in puntata

Lévy e Damilano - Il Cavallo e la Torre
Lévy e Damilano - Il Cavallo e la Torre

Il Cavallo e la Torre ha violato i principi di correttezza e imparzialità sanciti dalle disposizioni in materia di par condicio. Lo ha deciso l’Agcom, in merito alla discussa puntata di lunedì 19 settembre della striscia informativa che Marco Damilano conduce ogni sera su Rai 3.

L’ospitata del filosofo francese Bernard-Henri Lévy ha infatti mandato su tutte le furie il centrodestra. Lo studioso, nel suo intervento, ha parlato apertamente del pericolo di un ritorno al fascismo con la vittoria alle Elezioni di Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Dai partiti accusati si è sollevato un polverone contro la Rai, tra chi ha chiesto le dimissioni dell’ad Carlo Fuortes (Lega) e chi ha prontamente annunciato un esposto all’Agcom (Fratelli d’Italia).

Nella puntata successiva (martedì 20 settembre), Damilano – accusato di aver posto domande tendenziose all’ospite e di avergli consentito un monologo a senso unico contro una parte della politica – ha tentato di placare gli animi dissociandosi dalle frasi pronunciate dal filosofo la sera prima e ospitando lo storico Giovanni Orsina, che ha invece espresso tesi e pareri opposti a quelli di Lévy. Ma il danno, evidentemente, era fatto, con attacco frontale a Damilano anche da Usigrai, che ha ricordato come fosse stato “scelto all’esterno dell’azienda nonostante si potesse contare su quasi 2000 profili interni” ed “era stato presentato dall’ad Carlo Fuortes come ‘il giornalista più adeguato e pluralista’ (…) Ci chiediamo dove fosse il valore del pluralismo nella puntata di ieri”.

Preso atto di tutta la bagarre, l’Agcom non ritiene sufficiente la “pezza” che c’ha messo Damilano e dunque ha ordinato alla Rai di trasmettere, in apertura della prima puntata utile del programma, un messaggio in cui il conduttore comunichi che nella puntata del 19 settembre non sono stati rispettati i principi di pluralismo, obiettività, completezza, correttezza e lealtà.

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1 commenti su "Caso Lévy, Il Cavallo e la Torre «ha violato la par condicio». Agcom ordina a Damilano un messaggio di scuse in puntata"

  1. quel cialtrone di Levy è ancora vivo?!?!?!