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CASAMONICA A PORTA A PORTA: E’ POLEMICA. “UNO SPETTACOLO VERGOGNOSO”

di Marco Leardi

09/09/2015 - 16:24

CASAMONICA A PORTA A PORTA: E’ POLEMICA. “UNO SPETTACOLO VERGOGNOSO”

Porta a Porta, Casamonica ospiti (foto ANSA)

Uno “spettacolo vergognoso”, uno “scandalo”. Addirittura “un oltraggio alla città”. Divampano le polemiche attorno all’ospitata dei Casamonica a Porta a Porta, avvenuta ieri su Rai1. In seconda serata, il programma di Bruno Vespa ha dato voce a Vera e Vittorino, rispettivamente figlia e nipote del defunto capo clan Vittorio, i quali hanno difeso il loro congiunto davanti alle telecamere con un serrato contraddittorio da parte del conduttore. Una scelta coraggiosa, diciamo pure uno scoop, che però ha innescato l’indignazione di alcuni politici (soprattutto di area Pd) e reazioni scomposte, in parte intrise di ipocrisia.

Casamonica a Porta a Porta: critiche dal Pd

Le critiche più accese alla puntata di Porta a Porta trasmessa ieri sono arrivate dai consiglieri comunali del Pd in Campidoglio, gli stessi che – per intenderci – non spesero una parola sui suddetti Casamonica e sul loro prosperare, se non dopo il discusso funerale tributato al capo clan.

È stato uno spettacolo vergognoso ed offensivo quello al quale i cittadini e le cittadine romane in primis, ma anche tutti gli italiani, hanno dovuto assistere ieri sera durante la trasmissione. Vedere accomodati rappresentanti della famiglia Casamonica nel salotto buono della tv di Stato finanziata con il canone dei contribuenti, doverli sentire rivendicare proprio quei funerali che hanno indignato e offeso la nostra comunità, ascoltarli mentre stabilivano accostamenti improponibili e ignominiosi tra grandi figure della Chiesa e il loro congiunto, è stato un vero e proprio affronto per tutti coloro che sono impegnati nella battaglia contro le mafie e l’illegalità, mettendo spesso a rischio la loro stessa incolumità” hanno accusato gli esponenti Pd.

Ci sembra il colmo: invece di assumere misure contro la malavita (di cui Mafia Capitale è stata un emblema), i solerti consiglieri di maggioranza di Roma se la sono presa con un programma tv che ha fatto il proprio dovere. A rincarare la dose dell’assurdità ci ha pensato il presidente dell’Assemblea nazionale Pd, Matteo Orfini: “Porta a Porta e Rai Uno riflettano: offrire un palcoscenico ai Casamonica è stato un errore grave che nulla c’entra con il servizio pubblico” ha bacchettato su Twitter. Peccato che l’esponente democratico non abbia usato la stessa severità con altri organi di stampa, che pure hanno intervistato componenti del clan Casamonica.

E che dire delle critiche mosse da Marco Causi, vicesindaco della Capitale, il quale ha auspicato “qualcuno alla Rai abbia il buongusto di chiedere scusa alla città di Roma, ai romani e a tutti i cittadini“. Le stesse scuse che, probabilmente, molti cittadini romani si attendono dall’amministrazione Capitolina, ormai da mesi nella bufera.

Casamonica a Porta a Porta, Beppe Grillo: servizio pubblico paramafioso

Severo anche l’attacco di Beppe Grillo: “la Rai fa servizio pubblico paramafioso“. Bruno Vespa, intanto, ha annunciato una conferenza stampa. Inoltre, alle polemiche sulla partecipazione a ‘Porta a porta’ della figlia e del nipote di Vittorio Casamonica, sarà dedicata stasera l’apertura della trasmissione di Bruno Vespa con un dialogo tra il conduttore e Alfonso Sabella, assessore alla legalità del comune di Roma.

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5 commenti su "CASAMONICA A PORTA A PORTA: E’ POLEMICA. “UNO SPETTACOLO VERGOGNOSO”"

  1. quante teste salteranno per questa storia, oh sì che ne salteranno! ;-)

  2. Per una volta che Vespa fa il suo lavoro c'è pure chi trova motivi per lamentarsi... Ma l'obiettivo è chiaro: smerdare il sindaco, anche accusandolo di cose che poco hanno a che fare con questa amministrazione (che pure è assai criticabile).

  3. Credo che tutti sappiano che questa ipocrita indignazione ha un solo scopo: liquidare l'attuale sindaco di Roma. Vespa ha fatto il suo mestiere e, per quello che conta, ha tutta la mia solidarietà.

  4. Restyling grafico per Deejay TV La scritta "Nove" con il simbolo di Deejay al posto della "o"