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Virna Lisi è ‘La donna che rinunciò ad Hollywood’

Redazione

di Redazione

04/11/2022 - 18:26

Virna Lisi è ‘La donna che rinunciò ad Hollywood’

Virna Lisi (Us Sky)

Una diva e una donna straordinaria. È quello che traspare in Virna Lisi. La donna che rinunciò a Hollywood, il film documentario scritto e diretto da Fabrizio Corallo che, nel giorno dell’anniversario della nascita, celebra l’attrice italiana. In onda su Sky Arte martedì 8 novembre alle 21.15, è un ritratto di una delle interpreti più amate della storia del nostro cinema, che ha attraversato con fascino e personalità sessant’anni di spettacolo.

Un viaggio sentimentale nella vita e nella carriera di Virna Lisi che conduce lungo l’arco di tutta una carriera, iniziata per caso e da giovanissima, appena quattordicenne, presto esplosa con un crescente successo di pubblico grazie a un cinema popolare, e confermata con i grandi autori: Maselli, Steno, Germi, Monicelli, Mattoli, Cavani, Corbucci, Fulci, Lattuada, Dino Risi, Luigi Comencini, Amelio, Vanzina, Cristina Comencini… Registi che hanno sempre trovato in Virna Lisi il segno di un fascino e più ancora di una qualità interpretativa che univa arte e familiarità con gli spettatori.

Virna Lisi è riuscita infatti, recitando costantemente con impegno e professionalità esemplari, a passare dal cinema di intrattenimento a quello d’autore, dal teatro a una fortunatissima frequentazione con lo sceneggiato e la serialità televisiva. Un’arte e una carriera che sono raccontate attraverso le immagini di grandi film, straordinari materiali d’archivio (molti provenienti dall’archivio di Luce Cinecittà e da inediti archivi di famiglia) e testimonianze di quanti l’hanno avuta a fianco: tra gli altri Liliana Cavani, Enrico Vanzina, Pupi Avati, Cristina Comencini, Margherita Buy, Jerry Calà, Massimo Ghini, Enrico Lucherini…

L’altra ‘scoperta’ del film è la parentesi hollywoodiana, quando negli anni ’60 venne chiamata a Los Angeles a ricoprire le vesti di ‘nuova Marilyn‘ (a tanto era arrivata la sua fama, anche internazionale) e la rinuncia al contratto di sette anni con una major americana dopo tre film e un inizio folgorante per sfuggire a regole ferree che sentiva troppo impegnative e per tornare stabilmente con il marito Franco Pesci e con il figlio Corrado.

Il documentario è prodotto da Dean Film e Surf Film in collaborazione con Luce Cinecittà. Scritto e diretto da Fabrizio Corallo con la produzione esecutiva di Pierfrancesco Fiorenza e con la partecipazione di Marche Film Commission e Fondazione Marche Cultura, con il Patrocinio del Comune di Ancona e con la gentile partecipazione di Fondazione Virna Lisi. Film realizzato con il sostegno del MiC.

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