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UNA SERA D’OTTOBRE, CI ASSOPIMMO.

Mattia Buonocore

di Mattia Buonocore

19/10/2009 - 20:33

UNA SERA D’OTTOBRE, CI ASSOPIMMO.

Una Sera d'Ottobre - Vanessa Hessler e Gabriele Greco

Nuda sotto la doccia ad insaponarsi, insaponarsi e poi, di nuovo, insaponarsi, spiata dal buco della serratura dai Pierino di turno. E’ così,  giovane e pulita, che ci sarebbe piaciuto ricordare Edwige Fenech. Ma, invece, siamo costretti a fare i conti con Una sera d’ottobre, l’ennesima produzione seriale dell’ex signora Montezemolo, ennesimo trionfo della banalità per la fiction di RaiUno.

Una sera d’ottobre, infatti, si basa sul più semplice degli assiomi: prendete una bella e brava ragazza di sani principi in crisi con il suo ragazzo, trafitta da un colpo di fulmine per un tenebroso e affascinante uomo, aggiungete, ma tanto per fare gli originali, un pizzico di giallo e… il successo è assicurato! Ben 5.600.00 gli spettatori che hanno seguito la première, attratti dalla disarmante semplicità della miniserie. La mancanza di originalità, però, appare un microscopico difetto dinnanzi alle altre, ben più gravi, nefandezze della fiction.

A cominciare dalla sceneggiatura, pessima, e proseguendo con dialoghi ai limiti dell’assurdo. Tra battute che rasentano un’offesa per il telespettatore (“Siccome ho dovuto convincere la mamma a lasciarti vivere a Firenze per frequentare medicina vorrei essere sicuro di non aver sbagliato”), o che sembrano tratte dal peggior film di Moccia (“Non ho nessuna, ma voglio avere te”) ne spuntano persino alcune di “alta funzione civica e morale” (“Ti proibisco di scaricare film perchè è vietato dalla legge”).

In drammatica coerenza con la pochezza dei dialoghi è la recitazione qualunquista della maggior parte degli attori. Degna della seconda peggior attrice di soap l’espressività della Hessler (esilarante il momento in cui l’ex “Alice”, sotto la pioggia,  grida al fidanzato, ormai ex, che si allontana arrabbiato). E come se non bastasse, la protagonista (dunque, ancora la Hessler), è l’unica a sfoggiare un accento romano in una fiction ambientata in Toscana, in cui tutti parlano fiorentino.

Tralasciando l’ampio spazio dedicato alla vita degli studenti fuorisede, da far accapponare la pelle, dedichiamo due parole alle musiche. A far da colonna sonora “alle struggenti vicende amorose” di Giulia (nome del personaggio interpretato dalla Hessler) troviamo alcune canzoni di Battiato, che per fortuna è vivo perchè altrimenti si starebbe rivoltando nella tomba vista l’inapropriatezza di queste, ca va sans dire, al contesto. E allora meglio chiudere gli occhi, ascoltare Battiato e quando proprio non se ne può più della solita fiction, spegnere la televisione. E così, una sera d’ottobre… ci assopimmo.

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34 commenti su "UNA SERA D’OTTOBRE, CI ASSOPIMMO."

  1. @ Alessandro a scrivere non è stato Maggio ma io. In primis mi sembra che alcuni abbiano condiviso le mie critiche, in secundis non ho fatto paragoni con altri attori, ho detto che la recitazione è stata approssimata (si sente di poter affermare il contrario?). Inoltre, ho forse detto che non ci sono fiction peggiori? Mi sono limitato a criticare questa punto.

  2. ma basta!!! mi meraviglio di lei DI MAGGIo,,ma di fiction ne capisce qualcosa....queste critiche a questa fiction poteva risparmiarsele....ci sono ben altri attori stra pagati e paraculati che sono ben peggiori. dite quel che vi pare ...

  3. ma come? Lei si fa un sedere così per trovare le prove dell'innocenza di lui e lui la molla? Se deve essere romanzetto, deve finire da romanzetto :D