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TUTTI PAZZI PER AMORE: MENO MUSICAL PER SCELTA DI REGIA E NON PER TAGLI AL BUDGET

di Cristian Tracà

25/12/2011 - 19:54

TUTTI PAZZI PER AMORE: MENO MUSICAL PER SCELTA DI REGIA E NON PER TAGLI AL BUDGET

Tutti pazzi per amore: meno musical per scelta di regia

C’è chi la vuole cotta e chi la vuole cruda, si sa. Nel Belpaese più che mai c’è sempre qualcosa da dire, è la nostra specialità. Nemmeno per i divertenti inserti musicali di Tutti pazzi per amore vale la tregua. Per il partito dell’avanguardia i musicarelli stranianti della fiction non sono mai abbastanza, per i più conservatori uno basta e avanza. Fatto sta che anche la produzione si è trovata costretta a scegliere.

Qualcuno aveva pensato che dietro alla linea più minimal di questa terza edizione ci fossero annosi problemi di quadratura del cerchio economico. La smentita però è arrivata direttamente dalla cabina di regia, nel corso dell’ultima puntata di Tv Talk, nella quale Laura Muscardin ha spiegato alla platea di opinionisti le dinamiche del making of di un’edizione dal taglio volutamente più popolare rispetto alla precedente.

Solo un momento musicale ad episodio (per un totale di due a serata dunque) per mettere a tacere coloro i quali ne criticavano la degenerazione verso l’inverosimile, l’interruzione del ritmo con inevitabili problemi di immedesimazione. Il canone del realismo ha avuto in qualche modo la meglio perseguitando gli innovatori costretti ad abbeverarsi al modello di Don Matteo, ormai capisaldo della fiction in qualsivoglia querelle culturale.Niente low budget dunque alla base delle sparute coreografie (e per di più ridimensionate), niente a che vedere con l’atmosfera un po’ da broadway degli esordi. Eppure la critica più severa proprio in tale scelta coraggiosa della sceneggiatura aveva trovato l’imbeccata giusta per parlare dello svecchiamento della scrittura per televisione.

Sembrava la premessa ad un’accelerazione di tempi e spazi ma la garanzia consevatrice ha avuto la meglio ancora una volta e ci dobbiamo accontentare di piccoli spezzoni, cantati però in prima persona dagli attori. E’ così che nelle orecchie e negli occhi può rimbalzarci (ahinoi) poca roba, tipo l’irresistibile coro di Nonna Clelia e degli infermieri dell’ospedale sulle note di Prima di partire per un lungo viaggio.

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12 commenti su "TUTTI PAZZI PER AMORE: MENO MUSICAL PER SCELTA DI REGIA E NON PER TAGLI AL BUDGET"

  1. la prima e la seconda serie erano molto belle, io lo guardavo proprio perchè cantavano.....questa terza stagione non mi piace. L'unica nota positiva è il personaggio di Eva