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TUTTASALUTE: NELL’AMBULATORIO DI RAI3 MANCA UN RAPPORTO COSTANTE COL TELE-PAZIENTE

di Marco Leardi

15/09/2016 - 11:05

TUTTASALUTE: NELL’AMBULATORIO DI RAI3 MANCA UN RAPPORTO COSTANTE COL TELE-PAZIENTE

Tuttasalute

A Tuttasalute, il nuovo ambulatorio televisivo del daytime di Rai3, il paziente sta per troppo tempo in sala d’attesa. Accomodato sul divano ad attendere il suo turno. La componente divulgativa e di approfondimento, infatti, sembra prevalere su quella strettamente di servizio: per larga parte della diretta i conduttori Debora Rasio, Pier Luigi Spada e Silvia Bencivelli affrontano con competenza temi medici di largo interesse, ma solo sul finale si soffermano ad ascoltare il polso ed il respiro del pubblico. Attività, quest’ultima, che invece renderebbe la trasmissione ben più coinvolgente.

Non stiamo certo affermando che gli argomenti trattati (nelle prime puntate si è parlato di ipertensione, lombalgia, alimentazione, problemi alla vista) siano distanti dagli interessi del telespettatore. Anzi. Tuttavia, le modalità con cui essi vengono sviscerati non creano una particolare interazione con chi sta a casa. I conduttori, infatti, in apertura di programma siedono attorno ad un tavolo ed interloquiscono con un esperto ed un paziente tipo: il loro colloquio rischia però di risultare autoreferenziale, asettico. Il tele-paziente riceve informazioni ma non partecipa.

Al contrario, il momento più pregiato della diretta è proprio quello in cui il Pier Luigi Spada e Debora Rasio (tra i quali notiamo buona intesa) rispondono alle domande arrivate dai telespettatori. Non è un caso che le informazioni più curiose e più pratiche emergano proprio in questo frangente: peccato che si tratti solo dei cinque minuti finali. E pensare che, in un programma come Tuttasalute, un costante filo diretto col pubblico sarebbe un valore aggiunto. Anche l’assenza di platea in studio si fa sentire.

Dal punto di vista medico, i conduttori sono all’altezza del ruolo loro assegnato, sotto l’aspetto televisivo invece ci sono elementi da rivedere. I tre volti del programma sono ancora impacciati negli scambi di battute e soprattutto nella gestione del ritmo. L’utilizzo di esempi ed esperimenti pratici in studio è invece efficace.

Come in ogni ambulatorio che si rispetti, occorre che ci sia fiducia tra medico e paziente. Che entrambi parlino la stessa lingua (bene il campanello ‘anti-medichese’). Per il momento la familiarità dell’Elisir di Mirabella si fa ancora rimpiangere, se non altro per quella affezione ormai consolidata (anche negli ascolti) che Tuttasalute dovrà ora riuscire a crearsi da zero.

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10 commenti su "TUTTASALUTE: NELL’AMBULATORIO DI RAI3 MANCA UN RAPPORTO COSTANTE COL TELE-PAZIENTE"

  1. irritante! Quando fanno le interviste perché non lasciano rispondere gli specialisti?! Continuano ad intervenire sovrapponendosi e interrompendo continuamente! Irritante! Peccato.....

  2. irritante! Quando fanno le interviste perché non lasciano rispondere gli specialisti?! Continuano ad intervenire sovrapponendosi e interrompendo continuamente! Irritante!

  3. I conduttori interrompono gli esperti nelle loro esposizioni per fare domande. Forse dopo le critiche sulle telefonate da casa, oggi 15 ottobre, hanno letteralmente interrotto il professore per ascoltare la telefonata. Ma si riguardano????!!!

  4. Decisamente un programma che non attrae il pubblico. Il dott. Spada é cosí prolisso che a volte devo togliere l'audio alla tv. Elisir ha fatto storia. Questo sarà un fiasco.

  5. Trovo il programma interessante,spiegato bene e in modo comprensibile. Bravi

  6. trovo il programma ben fatto con due conduttrici belle e competenti

  7. PENOSO!!!!! ma perché hanno silurato Mirabella????

  8. Inaccettabile che il servizio pubblico confezioni un programma del genere. I conduttori impacciati e fuori contesto contribuiscono a squalificare ancora di più la scelta dei contenuti e le modalità con cui sono trattati.

  9. MEGLIO L BRAVO MIRABELLA... FACEVA DA UNIONE TRA IL PUBBLICO E IL MEDICO QUESTO è GELIDO

  10. Inguardabile, se non cambieranno formula, il programma non decollera' mai. Rimpiango l' Elisir dell'anno scorso...