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Su DMAX non più solo uomini duri, ma Uomini di Pietra

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

19/11/2020 - 12:44

Su DMAX non più solo uomini duri, ma Uomini di Pietra

Uomini di Pietra
Uomini di Pietra

DMAX è il canale per gli uomini avventurosi, che amano le macchine, il rischio e tutto ciò che è estremo. Uomini duri, si potrebbe dire, ma non duri come il marmo: ed è proprio il marmo il protagonista del nuovo programma in partenza oggi alle 21.25 sul canale 52 dtt, una produzione originale GiUMa Produzioni per Discovery Italia, realizzata con il sostegno di Trentino Film Commission ed intitolata proprio Uomini di Pietra.

Sei puntate da un’ora ciascuna che racconteranno il mondo dei cavatori di marmo, di quelli che operano sulle Alpi Apuane, in Toscana, più grande bacino marmifero al mondo. Lì da oltre duemila anni il marmo si “coltiva“, come amano dire le centinaia di cavatori il cui compiti è quello di estrarre la materia perfetta, ovviamente con l’aiuto di sofisticate macchine, necessarie a farne un’attività industriale.

Uomini di Pietra seguirà il lavoro di alcuni di loro, i circa centocinquanta dipendenti della Henraux di Paolo Carli. L’imprenditore gestisce quattro diverse cave – la cava Russia, la Catino Alto, la Piastrone e la Buca – sul Monte Altissimo, a 1.589 metri di altezza nel comune di Seravezza, Lucca; i suoi uomini ogni giorno affrontano una sfida diversa, perchè non sanno mai se la vena scelta sarà perfetta oppure si spezzerà non appena staccata dal monte, e devono rischiare, dovendo poi combattere anche con clienti esigenti e consegne da rispettare.

Seguendo l’attività di Paolo e dei suoi uomini, dai capi cava ai responsabili delle vendite, DMAX indagherà il mondo che ruota intorno alla filiera del marmo, dalle sue varietà (Statuario dell’Altissimo, Arabescato, Versilys, Bianco Piastrone e bianco Buca) fino all’estrazione del blocco e al prodotto finito: un racconto che pone al centro uomini che con istinto e competenza mandano avanti un processo millenario che si tramanda da generazioni, e per i quali la salvaguardia della montagna deve essere l’obiettivo principale.

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