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Russia, Netflix non trasmetterà i canali di Stato ‘indispensabili’ per Putin

di Marco Leardi

01/03/2022 - 12:57

Russia, Netflix non trasmetterà i canali di Stato ‘indispensabili’ per Putin

Netflix

Netflix prende posizione sulla guerra in Ucraina. E lo fa proprio nel paese guidato da Vladimir Putin. A quanto si apprende, la multinazionale dello streaming ha deciso di non aggiungere canali televisivi statali al suo servizio in Russia, nonostante ciò fosse previsto dalla legge. Una norma interna, infatti, proprio da oggi – 1° marzo – prevede che le piattaforme multimediali con più di 100mila utenti in Russia distribuiscano circa 20 canali di notizie, sport e intrattenimento in chiaro. Allo scattare di tale scadenza, tuttavia, Netflix avrebbe detto niet.

Secondo quanto riportato da Reuters, un portavoce della multinazionale rimasto anonimo per motivi di sicurezza ha comunicato: “Data la situazione attuale, non abbiamo intenzione di aggiungere questi canali al nostro servizio“. Una scelta netta, che l’azienda avrebbe adottato per non dare spazio alla programmazione filo-governativa che in questi giorni sta raccontando ai russi il conflitto in Ucraina con toni apertamente favorevole a Putin e con notizie spesso manipolate.

Secondo quanto riporta Variety, la legge non è ancora entrata pianamente in vigore ma la l’intenzione di Netflix è per l’appunto quella di non distribuire quei venti canali russi ritenuti “indispensabili” dallo Stato, tra cui NTV, Spa, Channel One e un canale gestito dalla Chiesa ortodossa russa.

La decisione, con tutta probabilità influenzata proprio dagli sviluppi bellici in Ucraina e dalla reazione internazionale all’attacco militare, arriva a poco più di un anno dall’approdo di Netflix in Russia, avvenuto nell’ottobre 2020. Nel 2021, Netflix aveva dato il via libera ad “Anna K”, una rivisitazione contemporanea del romanzo classico di Leo Tolstoj “Anna Karenina”, come prima serie drammatica originale russa.

Il servizio al momento resta comunque disponibile in Russia, sebbene proprio nelle ultime ore Nexta, il canale di opposizione bielorusso distribuito principalmente su Telegram e Youtube, abbia comunicato sui social che gli utenti russi non potranno più pagare Netflix e Spotify con le carte di credito. La notizia sarebbe una diretta conseguenza delle sanzioni europee e statunitensi che stanno interessando la Russia a motivo dell’attacco in Ucraina.

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