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ORIANA FALLACI: LA SUA STORIA DIVENTA UNA FICTION RAI. IL RACCONTO DI “UN’ERETICA” VINCERA’ SUL CONFORMISMO TELEVISIVO?

di Francesco Rienzo

08/04/2010 - 15:11

ORIANA FALLACI: LA SUA STORIA DIVENTA UNA FICTION RAI. IL RACCONTO DI “UN’ERETICA” VINCERA’ SUL CONFORMISMO TELEVISIVO?

Chi l’avrebbe mai detto che la fiction italiana, fatta di preti e di santi, di elogi a martiri nazionali e a personaggi popolari, avrebbe anche accolto, prima o poi, la giornalista/scrittice italiana più ‘eretica’ di sempre? Si, la vita di Oriana Fallaci, la scrittrice più riflessiva e controversa degli ultimi decenni, sarà al centro di una fiction Rai. Un progetto in due puntate, attualmente in fase di studio e attivazione, proposto da Domenico Procacci, il produttore di Fandango, e già accolto da Rai Fiction.

Tutto è ancora agli inizi, tanto che si prevede non prima di fine anno l’inizio della lavorazione, come avverte lo stesso Procacci, che dopo anni di cinema entra in grande stile nel mondo della fiction:

«Prematuro parlare di regia e del cast, intanto puntiamo a riuscire a scegliere momenti della sua vita che servano a restituirci la complessità di una persona bella e difficile che ha fatto un percorso senza scorciatoie».

La Fallaci, tra l’altro, non è certo un personaggio facile da raccontare: piccola partigiana, corrispondente da New York, protagonista dei reportage dall’Indocina per documentare la follia della guerra, amica di Pasolini, femminista convinta, scrittrice di grandi capolavori tra i quali non si può scordare la splendida Lettera a un bambino mai nato, fiera battagliera contro l’eutanasia. Celebri sono diventate la sue strenue opposizioni, dopo l’11 settembre, al fondamentalismo islamico, giudicato un male ed una minaccia per l’Occidente.

Questo spiega il motivo della scelta di sceneggiatori competenti ed importanti come Stefano Rulli e Sandro Petraglia, i quali contano già di incontrare giornalisti e personalità, che l’hanno conosciuta, per ottenere testimonianze sugli aspetti privati della Fallaci, oltre al confronto già avviato con i familiari. Ecco perchè Rulli incalza:

«Sono tantissimi gli episodi, gli incontri decisivi che ci piacerebbe raccontare. Ora che siamo ancora in una fase iniziale ci interessa la premessa che è quella di ritrarre una grande protagonista internazionale, che ha segnato un modo di fare giornalismo, sempre con passione, sempre in prima persona, con luci e ombre, per carità non un santino, ma comunque con il rispetto che merita. La Fallaci ha avuto una visione della realtà fuori dalle chiese dei partiti, assolutamente non conformista ed è questo su cui con Petraglia vogliamo puntare: una in qualche modo eretica».

Ed è qui che nasce lo stupore, ‘un’eretica’ come la Fallaci alla corte della ‘santa’ tv pubblica. Evento che suscita sì stupore e fierezza, ma anche paura di storpiamenti e censure che la “avvicinerebbero” a quel conformismo da lei tanto odiato e ripugnato. Quel che ci aspettiamo, a questo punto, è un atto di coraggio e verità che una libera tv di Stato dovrebbe avere nel raccontare personaggi, magari scomodi e non da tutti condivisi, ma pur sempre centrali e fondamentali nella vita del Paese. E la Fallaci è sicuramente uno di questi.

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12 commenti su "ORIANA FALLACI: LA SUA STORIA DIVENTA UNA FICTION RAI. IL RACCONTO DI “UN’ERETICA” VINCERA’ SUL CONFORMISMO TELEVISIVO?"

  1. Francesco Rienzo avrai sicuramente notato che il messaggio si divideva in 2 parti la prima parte è rivolta a simo e non mi pare che lì i toni li abbia alzati io posso anche portare un mulo a testimoniare la seconda parte è semplicemente una risposta al fatto che a volte mi si da del criticone altre volte del benpensante mi limito semplicemente a dire il mio pensiero e se questo non piace, pazienza ma non ho mai alzato i toni nè offeso nessuno qui dentro neanche i muli

  2. Pape non capisco perché alzi i toni, ti dico la verità. Sicuramente non sara' così, ma sembra quasi che ripudi chi non la pensa come te, in questo caso la Fallaci. Non capisco tutta questa opposizione: ogni volta che qualcuno ha idee diverse ci si scaglia in questo modo... Secondo me, invece, bisognerebbe studiare il pensiero di queste 'altre' persone per conoscerlo effettivamente. Almeno, io faccio così, non capisco l'accanimento "non guarderò la fiction", come da preconcetto. Mi auguro di sbagliarmi...

  3. simo Potrei riderti in faccia ma sono troppo correct chissà perchè questa storia del politically correct e della verità eterna (qua una risata però me la faccio) esce fuori sempre quando si cerca di comprendere ciò che è diverso da noi quando invece si parla del nostro orticello e si fanno insinuazioni sui nostri alti prelati ecco che i politically correct diventano una massa di canaglie. Ma tu l'hai mai visto un mulo politically correct? Basisco Francesco Rienzo Se non l'ho compresa tanto meglio lo prendo come un complimento. L'esagerazione, chissà perchè, è una geniale provocazione solo se non si tocca il sopracitato orticello No, perchè qua un giorno sei un gran criticone un altro sei un benpensante un giorno spari a zero su tutti un giorno sei un politically correct un po' come va il vento.

  4. Scusa Pape, ma evidentemente non hai saputo cogliere la Fallaci. È ovvio che, io compreso, non condividevo molte sue posizioni, anche perché molte volte erano provocazioni al limite dell'impossibile applicazione. A mio parere, il suo era uno sfogo, quello che molti celano dietro menti benpensanti, ma che non hanno la forza di ammettere. Tutto dipende da che lato si leggono i suoi manoscritti, e con quale profondità, cosa il lettore ci vuole effettivamente ricavare, se semplicemente la dichiarazione negativa o qualcos'altro sotto. In questi casi l'esagerazione è una tecnica formidabile per far riflettere.

  5. Pape: Accecato dal politically correct, sei come un mulo che pensa di possedere la verità eterna.

  6. Francesco Rienzo Certe apologie dell'etnocentrismo fanno male al nostro Paese Per non parlare dell'eutanasia roba da rimanere basiti Che cosa dovrebbero trarre i benpensanti abitatori di questa sventurata Nazione dopo aver letto le idee di questo simbolo nazionale del giornalismo italiano? Occidente buono Oriente cattivo Cattolici buoni islamici cattivi (e possibilmente fuori dalle balle) accanimento terapeutico buono dolce morte cattivo e ateo Abbiamo fatto l'Itaglia facciamo gli itagliani

  7. @ Pepe Satan: il fatto che tu non condivida nulla non cancella il fatto che siamo di fronte ad una protagonista del giornalismo e della scrittura del nostro paese. Anzi, a maggior ragione dovresti avere la forza di dire che, anche se non concordavi sulle sue posizioni, ha rappresentato un simbolo italiano ed internazione. Sentir dire che si guarda una fiction solo per questo ha il sapore dell'ideologia schierata a priori, a mio modesto parere.

  8. Lessi "la Forza della Ragione" Non condivisi praticamente nulla Non si può parlare dell'Islam in quella maniera un po' di rispetto per le altre confessioni sarebbe opportuno. Vale per i Talebani e vale per noi. Ideologie da voltastomaco rispettabili ma a me dettero il voltastomaco quindi terapeuticamente non guarderò quella fiction

  9. @ Ester: concordo. La Fallaci era veramente una giornalista fuori dal coro. Chi non ricorda la Lettera a un bambino mai nato? Chi non ricorda le discussioni al suo "alieno"? Sicuramente alcune volte le sue posizioni erano eccessive, ma mai dettate senza fondamento o intelligenza.

  10. Non sarà certo un'impresa facilissima raccontare Oriana... L'abbiamo conosciuta tramite i sui scritti, i suoi impegni, le sue battaglie condivisibile o meno, ma pur sempre portate avanti con convinzione e motivazione A me piaceva tantissimo Oriana, mi piaceva la sua forza, la sua intelligenza, il suo essere Donna che mi faceva essere orgogliosa di appartenere al genere femminile Un vero esempio di femminilità unita a determinazione e soprattutto intelligenza Un modello che mi manca tanto