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Nove: piccoli passi verso un daytime da generalista

Il canale ha ridotto notevolmente l'(ab)uso di true crime americano. Da settembre la rivoluzione Amadeus

Mattia Buonocore

di Mattia Buonocore

16/08/2024 - 14:46

Nove: piccoli passi verso un daytime da generalista

Il daytime è il vero motore di una generalista. Sì, i numeroni, in termini d’ascolto e ricavi pubblicitari, si fanno la sera ma il telespettatore, quello più affezionato e trasversale, lo conquisti e fidelizzi soltanto con il “calore” della programmazione diurna.

Negli ultimi anni, la nascita di Tv8 e Nove ha portato a situazioni in qualche modo anomale: canali con delle ambizioni generaliste che si “accendevano” soltanto la sera seguendo l’andamento in crescita della platea. Belle di notte ma di giorno… minima spesa massima resa con palinsesti da reti tematiche. Questo soprattutto per ciò che concerne il Nove.

L’ammiraglia di Warner Bros. Discovery, nello specifico, ha abusato del genere true crime, proponendo documentari a stelle e strisce fino a oltre 10 ore al giorno.

Un palinsesto pigro, che ha dato i suoi frutti per ascolti, ma anche pericoloso (e non ci riferiamo ai temi trattati!). Un canale generalista non può essere monotematico soprattutto se quel tema e quel genere non sono per tutti. Da quando l’arrivo di Fazio ha galvanizzato gli obiettivi e gli ascolti del daytime hanno mostrato segni di cedimento, Nove ha iniziato a fare marcia indietro. Oggi, infatti, assistiamo a un netto ridimensionamento del true crime.

Il primo passo significativo nel cambiamento del daytime è stata l’introduzione delle repliche di Cash or Trash. Per cercare di aprire uno squarcio, la scelta è stata quella di puntare su un titolo conosciuto (pazienza, per ora, se troppo spremuto) in modo da poter contare su una base, tastare il terreno con tranquillità e non indisporre il telespettatore.

Quest’estate “delitti e dintorni” occupano “solo” quattro ore al pomeriggio, che includono però documentari crime italiani che un po’ scaldano la programmazione.

Per il futuro, il direttore Aldo Romersa a Tivù ha anticipato l’arrivo di produzioni di cui però, concretamente, ad oggi non si ha notizia. Possiamo dirvi che la decisione di posizionare Don’t Forget the Lyrics alle 19.30 non si tradurrà in un anticipo, a sua volta, di Cash or Trash inedito, che avrebbe arricchito notevolmente la fascia, ma in un’alternanza dei due programmi chiamati a trainare il nuovo e ambizioso Chissa Chi è di Amadeus.

L’arrivo dell’ex uomo di punta Rai, però, ci riporta al nodo di cui sopra. Il suo ruolo è strategico anche per portare il pubblico, quello più tradizionale, a considerare il canale come un’alternativa nelle 24 ore. Ma se la nuova audience si convincesse ad orbitare sul Nove anche di giorno, cosa troverebbe? Quanto ci rimane in mezzo ai morti ammazzati americani?

Siamo convinti anche di un’altra cosa, in un’ottica strategica di crescita generalista sarebbe stato più funzionale iniziare prima a investire sul mezzogiorno o primo pomeriggio e poi rafforzare la fascia già forte dell’access. Allo stesso tempo, ammettiamo che quello che è ideale non sempre combacia col reale e comprendiamo che il “treno” Amadeus passi una sola volta e che probabilmente sia più facile ingolosire gli americani, che detengono il controllo sugli extrabudget, arruolando una grande star per una fascia di prestigio.

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