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MENTAL: L’UOMO CHE LEGGEVA GLI UOMINI, IN CONTEMPORANEA MONDIALE SU FOX DAL 4 GIUGNO

Mattia Buonocore

di Mattia Buonocore

03/06/2009 - 17:30

MENTAL: L’UOMO CHE LEGGEVA GLI UOMINI, IN CONTEMPORANEA MONDIALE SU FOX DAL 4 GIUGNO

Mental, pilot (Chris Vance e Silas Weir Mitchell)

La mente umana è un mistero tanto affascinante quanto difficile da svelare. Pochi, infatti, sono gli uomini capaci di andare a fondo, di esplorare la sua complessità, di vincere sulle imperscrutabili sfumature che la caratterizzano. Il dottor Jack Gallagher (Chris Vance) è tra questi. Egli legge la mente ma non solo, si distingue per fisicità e audacia, assurgendo, così, al ruolo di protagonista assoluto di Mental, nuova serie prodotta da Fox International Channels e in onda dal 4 giugno alle ore 22 ogni giovedì su Fox in contemporanea in 35 paesi del mondo. Viene ripetuta, in tal modo, da Fox la strategia di lancio globale intrapresa altresì per The Listener e che ha, tra gli altri, lo scopo di limitare la pirateria. La prima puntata della serie è, però, già visibile in streaming, da qualche giorno, sul sito di Fox Italia.

La serie che fonde medical e mistery, affronta una branca della medicina poco trattata dai medical tradizionali, la psichiatria. Ciò la rende interessante ma, allo stesso tempo, toglie action alle storylines e aggiunge lentezza al racconto che si snoda attraverso troppe parole, dialoghi e situazioni. L’originalità del telefilm è, purtroppo, legata solo al contenuto e non al modus narrandi. Il personaggio principale è, infatti, ancora una volta, come di recente sta accadendo nella serialità americana, “figlio” di House: Jack è uno psichiatra che utilizza metodi poco ortodossi e anticonvenzionali, a rischio di mettere in pericolo l’ospedale in cui lavora; ha per capo una donna; ispeziona le case dei pazienti…

A riprova di quanto detto, il telefilm si apre con il protagonista denudatosi, nei corridoi dell’ospedale, per aiutare un uomo, anch’egli nudo, in preda ad una crisi di follia. Tale similarità è la principale motivazione alla base della tiepida accoglienza del telefilm da parte della critica americana, e potrebbe essere anche la ragione dell’altrettanto tiepido risultato in termini di audience della serie (5.8 milioni gli spettatori che hanno seguito negli States la prèmiere).

Mental narra la storia di Jack Gallagher un giovane psichiatra dalle grandi capacità che dopo aver viaggiato a lungo decide di accettare un incarico a Los Angeles come Direttore del Dipartimento di salute mentale del Worthon Memorial Hospital. I suoi metodi e le sue straordinarie abilità nel percepire la realtà così come i malati la sentono e la vivono, cambieranno gli equilibri dell’ospedale. Ciò accade fin dal momento della sua nomina che suscita invidie da parte di colleghi come Veronica Hayden Jones (Jacqueline McKenzie) fascinosa psicologa e Carl Belle (Derek Webster), molto attento ai risvolti politici e sociali del suo ruolo, che aspiravano alla stessa carica. A sostenere Jack, Nora Scott (Annabella Sciorra) l’attraente Direttrice dell’Ospedale, nonchè sua ex fidanzata che, dopo aver combattuto e vinto contro il cancro, ha deciso di lasciarsi alle spalle il rigore da burocrate per cercare di dare una svolta al sistema.

Tali intrecci fanno si che accanto alle vicissitudini dei pazienti, venga delineato, nel corso delle 13 puntate che compongono la prima stagione, un ritratto a 360 gradi delle vite e delle emozioni dello staff del reparto. Da segnalare, infine, una singolarità della serie: sebbene le vicende del telefilm si svolgano a Los Angeles, il set è situato a Bogotà per cercare di abbattere i costi di produzione.

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1 commenti su "MENTAL: L’UOMO CHE LEGGEVA GLI UOMINI, IN CONTEMPORANEA MONDIALE SU FOX DAL 4 GIUGNO"

  1. Ho visto la prima puntata,solita storia :l'eroe con metodi pochi ortoddossi che deve scontrarsi con la diffidenza dei nuovi colleghi.Secondo me risulterà noioso,forse piacerà a chi ha dimestichezza nel campo psichiatrico,io infatti ho trovato qualcosina di interessante.'L'accostamento con House non regge,dalla prima puntata lo psichiatra afferma:"curiamo le persone non le malattie".