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LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (15-21/07/2013). PROMOSSI HOUSE OF CARDS E COLUMBRO, BOCCIATI LA5 E LAURA BOLDRINI

Mattia Buonocore

di Mattia Buonocore

22/07/2013 - 17:47

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (15-21/07/2013). PROMOSSI HOUSE OF CARDS E COLUMBRO, BOCCIATI LA5 E LAURA BOLDRINI

Avanti un altro 2013 - promo

9 a House of Cards. L’acclamata produzione con Kevin Spacey è la prima serie  distribuita su internet a contendersi la statuetta per il miglior drama agli Emmy Awards 2013 (qui tutte le nomination).

8 al promo di Avanti un Altro in versione American Horror Story Asylum. Il team capitanato da Paolo Bonolis si conferma maestro nel lanciare tramite spot pubblicitari gli show del mattatore capitolino.

7 a Marco Columbro. Ospite di Studio 5, il conduttore è simpatico, ha la battuta pronta e ci porta alla riscoperta della bella tv che fu. Peccato per l’assenza di Lorella Cuccarini, giustificata da una fantomatica esclusiva con la Rai.

6 a Pupo che alla guida di una manifestazione datata, qual è il Festival di Castrocaro, riesce a vincere la serata con un discreto 15.79% di share.

5 al progetto di Ci Pensa Rocco su Cielo. Uno show di sesso con Rocco Siffredi su un canale che ha ambizioni semigeneraliste é l’ennesima improbabile mossa di Cielo.

4 al mancato varo della seconda stagione di Rosso San Valentino. D’accordo, il livello qualitativo della serie non era eccelso e l’allungamento del brodo non è mai una scelta vincente, ma il successo d’ascolti, l’assenza (o quasi) di rischi, e la tipologia di narrazione doveva dare il là ad una seconda, e magari conclusiva, stagione.

3 a La5 versione Real Time. Dopo due mesi il bilancio della nuova strategia della “sorella di Canale 5”, presentata in pompa magna lo scorso maggio, è a limite del disastroso. Del resto non si può pensare di riempire la prima serata con degli sbiaditi facsimili di programmi già proposti in maniera egregia altrove e confidare nella risposta del pubblico. Il vero banco di prova, comunque, sarà quest’autunno quando a scendere in campo ci saranno Marcuzzi e Toffanin nella giuria di Fashion Style e Oldani e La Mantia deus ex machina di The Chef.

2 al passaggio di Glee su Sky Uno. E’ letteralmente paradossale che la tv delle serie, Fox, lasci andare su un canale generalista (o almeno così si presenta) una produzione cult che, oltre ad essere perfettamente in linea col proprio target, è stata anche protagonista della campagna pubblicitaria del canale.

1 agli ascolti di Tg Com 24. Lo o.29% nel totale giornata (dati del mese auditel di giugno), ad oltre un anno e mezzo dalla nascita e in un periodo tradizionalmente favorevole ai canali specializzati, è un vero e proprio insuccesso che dimostra ancora una volta la mancata fiducia dei telespettatori nei confronti dell’informazione targata Mediaset.

0 all’inutile invettiva di Laura Boldrini nei confronti di Miss Italia (per maggiori info clicca qui). Il Presidente della Camera ha il diritto di avere le sue opinioni e di esprimerle. Utilizzare, però, aggettivi come ‘civile’ per  definire la scelta della Rai di rinunciare al concorso è a dir poco eccessivo. Senza contare che risulta fastidioso l’accanimento contro Patrizia Mirigliani che da un momento all’altro si è vista dare il benservito da parte della Rai.

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17 commenti su "LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (15-21/07/2013). PROMOSSI HOUSE OF CARDS E COLUMBRO, BOCCIATI LA5 E LAURA BOLDRINI"

  1. Giudizio liberamente espresso? Come quello di qualsiasi altra persona. Non capisco come si possa parlare rivendicando la libertà per qualcuno e negandola per altri. Boh...

  2. Non me ne vogliate, ma per quanto mi riguarda in questo caso anche voi meritereste una bocciatura! Capisco che non vi sia andato giù il giudizio liberamente espresso dalla Presidente della Camera, ma arrivare a dedicare ben quattro articoli ad una frase estrapolata da un discorso ben più ampio è a dir poco eccessivo e -credetemi- a lungo andare risulta fastidioso. Ps. Comunque vi suggerisco di leggere il discorso integrale pronunciato da Laura Boldrini, giusto per rendervi conto che quella che avete definito una "inutile invettiva nei confronti di Miss Italia" in realtà non è altro che una frase di 3 righe 3 all'interno di un discorso di ben altro rilievo. Qui trovate il link: http://presidente.camera.it/5?evento=152

  3. rosso san valentino era orribile, una seconda stagione sarebbe stato un buon motivo (tra i tanti) per strappare il bollettino del canone alla boldrini pure meno di zero... il benservito della rai alla mirigliani però lo appoggio alla grande: lei mi è sempre stata antipatica, il programma invece sapeva di muffa.

  4. Meritatissimo lo 0 alla Boldrini che ci sta fracassando i cosiddetti. La cosa singolare che mi è venuta in mente è che ai tempi dell'elezione della Pivetti alcune mie conoscenti di sinistra-sinistra, di una certa età, con un passato molto attivo sul fronte militante si erano lamentate perchè era troppo rigida, troppo "suora". Ora abbiamo una suora laica.

  5. saro zappalà dice:

    LA5 è una rete rosa ed essere un'emulazione tra Realtime e Dmax è una scelta insensata. Io l'avrei vista, come la maggior parte dei lettori, come una RETE4 2.0. Avrei messo una fiction in replica dalle 06.50 alle 08.30, dopodichè avrei proseguito con il catch up di Beautiful e CentoVetrine, con le puntate trasmesse il giorno prima su CANALE 5, rispettivamente alle 08.30 e alle 08.55. Dopo la finestra di Mediashopping, proseguirei con le soap vintage, come le vecchie puntate di Vivere, CentoVetrine, Beautiful e Tempesta d'amore. E poi una bella telenovelas dei bei tempi.

  6. Il festival di Castrocaro comunque ha fatto più ascolti dello scorso anno aumentando di circa 3 punti di share.

  7. @Mattia Dipende da cosa trasmetti e come lo trasmetti. Non vedo grosse differenze tra il target commerciale e lo share per Il Segreto, anzi, se non ricordo male, quando Canale5 trasmise Alisa il target commerciale era leggermente più alto dello share. Comunque, in questo momento questi nuovi canali digitali nativi non hanno bisogno di un target pregiato o giovane, ma di share che vada a compensare le scelte insensate fatte per Rete4 in primis e, a ruota, Canale5 e Italia1. Un editore dovrebbe imparare a non imporre ciò che vuole, ma ciò che il pubblico chiede e la sua bravura sta nel cercare di intercettare perfettamente i gusti dell'audience. Piccoli numeri, anche se perfettamente in target, portano ad avere numeri ancora più piccoli e, con tutta la scelta che adesso ha il pubblico (grazie a digitale terrestre e digitale satellitare), Mediaset non può permetterselo.