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LASSU’

di Massimo Dorati

18/04/2010 - 01:38

LASSU’
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Eccoli lassù, tutti insieme, finalmente tranquillli, senza più paure, tristezze e mal di vivere.

Se penso a loro, me li vedo la sera, ognuno su una stella, seduti a cavalcioni di una nuvola al “Bar del Paradise“, chi al pianoforte, chi con la chitarra; c’è chi chiacchiera, chi scherza, chi ride, chi, seduto al bancone del bar, racconta storie fantastiche, ricordi di una vita. C’è Mike che vuole fare un quiz ed Ugo Tognazzi che, appena ha visto arrivare Raimondo, tra uno scherzo ed un ricordo, vuole fargli una festa a sorpresa e cerca amici per una cena pantagruelica tipo “Grand Bouffe”.

Nerone e Gassman sono un coppia davvero divertente, Fellini e Giulietta Masina, mano nella mano, insieme a Mastroianni, passeggiano per le vie del Cielo chiacchierando fitto fitto. In un angolo del Bar Paradise, seduto tra Meazza Pozzo e Scirea, c’è Maurizio Mosca che vuole fare il pendolino; Aldo Fabrizi con Garinei e Giovannini vogliono organizzare un musical della Madonna mentre Gino Bramieri mangia finalmente a quattro palmenti in compagnia di Tino Buazzelli, Orson Welles, Aldo Fabrizi e Pavarotti. Mentre Mimmo Modugno può finalmente “Volare” tranquillo e felice nel blu dipinto di blu, Pavarotti, Callas, Del Monaco e tanti altri cantano tutto il giorno accompagnati dalla chitarra di De Andrè e dal pianoforte di Umberto Bindi mentre Battisti, Lauzi, Tenco, Mimì, Murolo e tanti altri cercano ispirazioni per nuove e meravigliose canzoni.

C’è davvero un bel gruppone di amici così apparentemente diversi tra loro ma allo stesso così simili e con tanto entusiasmo di vivere “questa nuova e curiosa esperienza di vita”. Ma ciò che colpisce sono i loro occhi, lo sguardo, l’espressione dei loro visi: tranquilli, rilassati, felici di stare in questo “nuovo posto” senza più dover lottare. Ogni tanto qualcuno viene colto da un momento di nostalgia, altre volte a qualcun’altro viene da pensare come sarebbe adesso la loro vita laggiù. Ma è solo il pensiero di un attimo che svanisce con la velocità di una stella cadente. Il principale pensiero di tutti loro è lo stesso: “mamma mia come si sta bene qui, che leggerezza, che beatitudine, senza più tristezze, malattie, solitudine. Brutta bestia è stata la solitudine per molti di loro che neanche il rumore assordante degli applausi in vita ha saputo mascherare.

Questo strano ed eterogeneo gruppo di essenze impalpabili ha una convinzione comune che li fa sentire, semmai ce ne fosse bisogno, ancora più forti e felici: un pezzo di loro resterà per sempre, come un tatuaggio indelebile, impresso nei cuori del popolo dei “terreni”. Le loro canzoni, la loro arte, la loro anima; la loro essenza è e rimarrà patrimonio di tutti noi: giovani e vecchi, cinici e faccendieri, avari e prodighi, poeti e geometri, analfabeti e scienziati. Un pezzo di loro sarà sempre quaggiù con noi e tutto ciò li fa ridere, ridere, ridere, ridere, ridere… e li rende felici di stare quassù!

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5 commenti su "LASSU’"

  1. da oggi è arrivata anche sandra....

  2. davvero un bell'articolo....è una serena rappresentazione di quello che spero che sia....

  3. Chissà che nostalgia avrà il maestro Pregadio, al pianoforte, rivedendoli. Per le persone non più giovani è un nostalgico elenco di artisti conosciuti, spero con loro ci sia Claudio Villa che da ragazza non sopportavo, ma ora quando mi capita di riascoltarlo si capisce quanto amava la musica.

  4. Speriamo sia veramente cosi'...Se così fosse, in questo gran bel gruppone non può nn arrivare SANDRA. Che strazio vederla ridotta cosi', oggi ai funerali. Sono stato malissimo x lei. Lei che ha sempre strappato sorrisi, lei che è stata capace di tanto, lei che da bambini ci ha fatto sorridere con SBIRULINO. La Sandra autentica, conosciuta anche grazie a CASA VIANELLO non c'è piu'. Tutta una vita trascorsa con l'uomo che amava...e proprio lui, RAIMONDO, che tanto l'ha presa in giro, senz'altro non riuscirà a stare lontano da lei per tanto tempo. Se avessi l'opportunità di conoscere Sandra, l'abbraccerei fortissimo ma non le direi, sinceramente, di farsi forza e avere coraggio...le augurerei ciò che lei desidera, ovvero, di ricongiungersi col suo Raimondo. Addio, Raimondo e grazie per tutti i sorrisi che ci hai donato e per tutto ciò che hai donato alla televisione con garbo, professionalità e la signorilità che ti ha contraddistinto tra i tuoi colleghi.

  5. ma cosa e' questo "articolo" patetico? non ho parole...