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Il televoto nei talent non basta più?

di Diego Vella

10/12/2020 - 12:08

Il televoto nei talent non basta più?

Blind
Blind

Il televoto è ancora il giusto parametro di valutazione in un talent? Negli anni la musica, nel bene e nel male, è cambiata. Il ’grosso’ adesso lo fanno gli stream (Spotify uber alles) e, diversamente da quanto si possa credere, il pubblico che vota e quello che ‘campa’ sulle piattaforme digitali non combaciano. Dunque o la ‘fortuna’ ti assiste e il concorrente più votato da casa ha pure un forte seguito sulle piattaforme oppure per il talent le cose si mettono non bene.

Stasera si disputerà la finale di X Factor 2020, e il cantante Blind non è il favorito numero uno malgrado gli oltre 1.000.000 di ascoltatori su Spotify. Durante la semifinale, il concorrente è finito al ballottaggio – grazie al televoto via app – con un’altra concorrente, Mydrama, venendo poi salvato dai giudici, a scapito di quest’ultima. A scanso di sorprese da parte del pubblico votante di Tv8, che si aggiungerà a quello della paytv (i live sono andati, finora, in diretta solo su SkyUno), sarà difficile (ma non impossibile) che a vincere sia Blind. Se il mercato discografico sta già chiaramente indicando un vincitore, ha senso che a decidere il vincitore del talent sia esclusivamente il televoto?

Il voto popolare ha spesso penalizzato artisti che, a programma finito, sono prepotentemente emersi come i Maneskin o, sul versante Amici, Elodie. Ad Amici 19, il meccanismo delle giurie ha fermato alla finale al terzo posto la favorita al televoto, Giulia Molino, che negli stream veniva surclassata ampiamente dall’effettiva vincitrice del programma, ovvero Gaia Gozzi.

Perché succede tutto ciò? Semplice: la tv è in grado di farti affezionare ai talenti (spesso anche per ragioni campanilistiche) più che al talento, ha un pubblico fatto anche di non fruitori di musica (e a loro volta non tutti i fruitori di musica hanno la passione per i talent e per il televoto dei talent) e – aspetto che può essere positivo – non si fa sedurre soltanto dalla potenziale hit di turno. La soluzione potrebbe essere altrettanto semplice: introdurre gli stream nel meccanismo del talent. Una cosa simile è stata provata settimane fa proprio ad X Factor. Gli ascolti, rivelati tramite GfK, hanno portato al ballottaggio N.A.I.P, concorrente della squadra di Mika, con i meno votati al televoto (ma che ascolti alla mano erano tra i favoriti) i Melancholia, band di Agnelli. Chiaramente si tratterebbe di un affiancamento al televoto perchè è sacrosanto che lo spettatore catodico eserciti la propria preferenza e consideri, nella propria valutazione, anche elementi come il percorso di un artista.

Del resto, ormai la tv non è più l’unico mezzo per diventare e restare famosi. E se cerchi la nuova popstar non puoi non tenerne conto.

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