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FURORE: DAI TEMI SOCIALI ALLE SCENE HOT IL PASSO E’ BREVE. TENETE D’OCCHIO QUELLA FRAGOLA

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

21/05/2014 - 17:45

FURORE: DAI TEMI SOCIALI ALLE SCENE HOT IL PASSO E’ BREVE. TENETE D’OCCHIO QUELLA FRAGOLA

furore
Giuliana de Sio e Massimiliano Morra

Prima ancora di andare in onda, la fiction Furore – Il Vento della Speranza aveva già fatto discutere perché incentrata sul tema del razzismo all’italiana e sulla pessima ospitalità riservata agli immigranti del sud da parte dei ricchi e potenti del nord. Buoni (del sud) contro cattivi (del nord), con poche sfumature e qualche contaminazione. Come sempre accade in fiction di questo genere.

Furore: il razzismo secondo Massimiliano Morra e Francesco Testi

Un racconto unidirezionale, dunque, che per questo ha fatto storcere il naso a qualcuno. Certo, non è la prima volta che una fiction Ares indaga i conflitti sociali e la prevaricazione dei forti sui deboli; basti pensare a Baciamo le mani, ma lì eravamo fuori dal Belpaese, a Little Italy, e dunque non sono scattate immedesimazioni e polemiche. I due interpreti principali di Furore, intervistati da Tv Sorrisi e Canzoni sull’argomento, hanno dimostrato di avere due approcci diversi al problema e la cosa non stupisce, visto che Francesco Testi è nato a Verona e Massimiliano Morra a Napoli.

Se il primo ritiene che “nel 2014 ogni razzismo sia anacronistico” e che “gli imbecilli ci sono in tutte le città e in tutti i Paesi. Da bambino andavo ad Agrigento dove i ragazzini siciliani mi chiamavano “polentone”, Morra è di tutt’altro avviso, raccontando esperienze personali a dimostrazione che il razzismo non appartiene al passato, ma è ancora radicato.

Allora (nell’epoca in cui è ambientata la fiction, ndDM) c’era un distacco sociale, che forse c’è tuttora, fra Meridione e Settentrione, e i meridionali venivano bistrattati. Erano i “terroni”[…]Quando facevo il modello ho vissuto un anno a Milano. A volte ho subito piccole discriminazioni, magari a un casting: quando sapevano che ero meridionale si facevano una risatina”.

Furore: la scena hot con la fragola

Dalla seriosa attualità all’erotismo spicciolo, il passo però è breve. E, infatti, messo da parte il razzismo, l’attesa è tutta per le scene hot, che secondo i due “faranno sensazione“. Come riportato da TgCom24 ci sarà “uno spezzone in cui una fragola viene usata… in modo inaspettato” e riguarderà il personaggio di Morra, Saro, e quello di Giuliana De Sio, ovvero la sindacalista Irma. La passione tra i due comincerà a venir fuori nella seconda puntata di questa sera (qui le anticipazioni)… e a quanto pare ne vedremo delle belle.

[FURORE: TUTTO SUI PERSONAGGI]

[FURORE: LA NOSTRA RECENSIONE]

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1 commenti su "FURORE: DAI TEMI SOCIALI ALLE SCENE HOT IL PASSO E’ BREVE. TENETE D’OCCHIO QUELLA FRAGOLA"

  1. Non seguo la fiction ma conosco la polemica .Negli anni del boom si spostarono centinaia di meridionali,contadini che parlavano solo il dialetto(almeno la stragrande maggioranza).Erano realtà completamente diverse che si scontravano,venivano chiamati terroni da terra perchè erano contadini.Ma sono arrivati oltre ai lavoratori anche deliquenti.Ma è una situazione del passato, oggi non etichettano con questo termine i meridionali che sono persone laureate ed istruite.Raccontare oggi questi episodi mi sanno di pubblicità