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ELENA SOFIA RICCI: “IN CHE DIO CI AIUTI IL POLIZIESCO NON AVEVA CONVINTO FINO IN FONDO. I CESARONI? BISOGNEREBBE AVERE IL CORAGGIO DI SMETTERE”

di Salvatore Cau

20/02/2013 - 16:56

ELENA SOFIA RICCI: “IN CHE DIO CI AIUTI IL POLIZIESCO NON AVEVA CONVINTO FINO IN FONDO. I CESARONI? BISOGNEREBBE AVERE IL CORAGGIO DI SMETTERE”

Elena Sofia Ricci

Elena Sofia Ricci è pronta a rindossare i panni di Suor Angela in Che Dio ci aiuti 2, la fortunata serie a firma della Lux Vide in partenza domani sera alle 21,10 su Rai1. La seconda stagione vedrà la protagonista non più alle prese con misteri e delitti ma bensì con tematiche sociali come usura, anoressia, aborto e razzismo. In un’intervista rilasciata al quotidiano Libero, l’attrice non nasconde i suoi timori per questa nuova avventura televisiva.

“Sto tremando, tutti si aspettano, se l’aspettano, ma c’è davvero da farsi otto volte il segno della croce, anche perché con la messa in onda subito prima delle elezioni chissà se la gente guarderà noi o sarà concentrata su altro.”

Come detto, Suor Angela non sarà più l’alterego femminile del celebre Don Matteo, ma si occuperà nei nuovi 16 episodi di temi etici e sociali. Una scelta che a detta della Ricci non intaccherà troppo l’impianto da commedia che aveva caratterizzato la prima stagione della fiction.

“E’ andata via tutta la macchina del poliziesco che non aveva convinto sino in fondo, a vantaggio di casi sociali o etici anche molto difficili. La scelta di questi temi ha tolto un po’ la possibilità di fare la commedia ma, siccome a me piace ironizzare, ce l’ho rimessa: la leggerezza non manca e il meccanismo ironico è scatenato anche dalla presenza di un nuovo personaggio, un giovane avvocato interpretato da Lino Guanciale che Suor Angela costringerà, obtorto collo, a dare il parere legale sui casi di puntata, nonostante lui non voglia essere tirato dentro.”

La Ricci che proprio grazie al personaggio di Suor Angela si è riavvicinata alla fede, prendendo anche la Cresima, è attualmente impiegata sul set di un’altra fiction, Romeo e Giulietta, le cui riprese sono in corso in questi giorni in Trentino.

“Ovviamente per ragioni di età non sono Giulietta, interpretata da Alessandra Mastronardi, ma la balia, che è un po’ la sua vera madre. E’ una grossa co-produzione internazionale che stiamo girando in inglese in Trentino, liberamente ispirata all’originale shakespeariano con delle parti aggiunte per farne due puntate.”

L’attrice si ritrova dunque a recitare insieme ad Alessandra Mastronardi, con la quale ha lavorato con successo ne I Cesaroni. A riguardo della fiction Publispei ambientata nel quartiere romano della Garbatella, la Ricci non risparmia critiche sulla scelta da parte degli sceneggiatori di sviluppare nelle ultime stagioni due filoni di storie differenti per il cast dei giovani e per quello degli adulti.

“Non so se si farà una sesta stagione ma, se mai ci fosse, io non potrei esserci molto perché ho altri impegni di cui per ora non posso parlare, visto che non ho ancora firmato. E’ una formula che non funziona più come prima perché ora sono tutte storie separate, manca l’interazione tra adulti e ragazzi: noi attori l’avevamo sempre detto, il pubblico ci ha dato ragione. Le cose a un certo punto devono finire, forse bisognerebbe avere il coraggio di smettere.”

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4 commenti su "ELENA SOFIA RICCI: “IN CHE DIO CI AIUTI IL POLIZIESCO NON AVEVA CONVINTO FINO IN FONDO. I CESARONI? BISOGNEREBBE AVERE IL CORAGGIO DI SMETTERE”"

  1. Secondo me ha ragione sul discorso dei Cesaroni. Ormai gli ascolti sono calati vistosamente, e un pò tutta la serie ha perso il suo fascino di un termpo. Per me, si potrebbe chiudere tranquillamente alla quinta stagione, senza fare altre serie...perchè ormai se ne stanno andando tuti gli attori principali

  2. Ragione? seconde me la sua è solo una scusa, così da non doversi sentire in colpa nel dire di no alla sua partecipazione nella serie! I cesaroni piacciono ancora, ci sono milioni di pagine facebook attive dedicate a loro e non è vero che gli ascolti sono disastrosi, ma sono calati, come per la maggior parte dei programmi!

  3. La Ricci ha perfettamente ragione circa i Cesaroni...trascinare una serie per le lunghe poi fa sfiorare il ridicolo perchè si rischia il banale ma che almeno gli sceneggiatori o chiunque scriva la storia dia un finale concreto e completo alla serie!!

  4. Sono perfettamente d'accordo sul discorso Cesaroni infatti le storie adulti/ragazzi si dovevano incontrare. Inoltre va fatto un buon lavoro di sceneggiatura. Per Che dio ci aiuti mi dispiace che non ci siano più Serena Rossi e Poggio ma sono convinto che la serie andrà bene. Detto ciò per me The Voice qualche giovane lo toglie quidi il talent lo metterei al martedi.