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CDA RAI: PASSANO LE NOMINE DI MACCARI E CASARIN. GARIMBERTI INSORGE, RIZZO NERVO SI DIMETTE

di Marco Leardi

01/02/2012 - 00:53

CDA RAI: PASSANO LE NOMINE DI MACCARI E CASARIN. GARIMBERTI INSORGE, RIZZO NERVO SI DIMETTE

Lorenza Lei, Paolo Garimberti

Alla fine ha vinto la linea del Direttore Generale Lorenza Lei, e al Cda sono volate scintille. E’ scattata pure una richiesta di dimissioni, quella dell’esponente d’opposizione Nino Rizzo Nervo. Ma andiamo con ordine. L’atteso Consiglio Rai di ieri pomeriggio ha approvato con 5 voti favorevoli su 9 le nomine di Alberto Maccari a direttore del Tg1 (rimarrà in carica fino al 31 dicembre prossimo con possibilità di recesso) e di Alessandro Casarin a direttore della Tgr. Una doppietta sulla quale le opposizioni avevano annunciato battaglia.

Il voto di stasera indica che a forza di star chiusi nel Palazzo della Rai si perde la sintonia con il Paese…” ha tuonato Garimberti, dando voce a quel dissenso che aveva attribuito alle nomine una motivazione esclusivamente politica. A stretto giro è arrivata la replica di Lorenza Lei, per la quale il voto di ieri costituiva una vera e propria prova di forza.

“E’ stato approvato l’intendimento di nomina di due professionalità interne alla Rai la cui competenza è fuori discussione. Rivendico l’autonomia delle scelte e spiace che possano essere state interpretate con logiche che non mi appartengono, come dimostrano ampiamente tutte le scelte assunte in questi nove mesi da direttore generale della Rai” ha affermato il DG, come riporta Adnkronos.

Le ha fatto eco il Consigliere di maggioranza Verro: “non c’è stato nessun patto. Sono state valorizzate le risorse interne“. Il collega di centrosinistra Rizzo Nervo ha invece inviato alla Presidenza una lettera di dimissioni.

“Giudico quanto è avvenuto l’ultimo scriteriato atto di una gestione aziendale condizionata da logiche di parte che sta spingendo l’azienda verso un rapido declino” ha scritto il Consigliere.

Il voto di ieri ha fatto esplodere una situazione che già da settimane pareva incandescente, col DG sempre più in contrasto di vedute con l’opposizione. E mentre il centrodestra ha messo a segno un colpo strategico, dal centrosinistra Pd, Idv e Sel  hanno ritrivato l’antica alleanza in nome della protesta sulle nomine Rai.

I tempi delle guerriglie con Mauro Masi in trincea e il Cda alla contraerei sono un ricordo sempre più attuale.

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8 commenti su "CDA RAI: PASSANO LE NOMINE DI MACCARI E CASARIN. GARIMBERTI INSORGE, RIZZO NERVO SI DIMETTE"

  1. @ 6. MaMeLY La "pulizia etnica" da te invocata, la sinistra l'ha già fatta nel 2006: hai presente la rimozione di Clemente J. Mimun dalla direzione del TG1? Ebbene, il tuo amichetto Prodi lo fece rimuovere, quindi Mediaset lo assunse come direttore del TG5: dal punto di vista della RAI, direi che è non stata proprio una brillantissima idea sbattere fuori Mimun... inoltre, se il PD cacciasse Vespa dalla RAI, di certo "Porta a Porta" passerebbe da Rai 1 a Canale 5, con notevoli danni per la RAI (che si ritroverebbe senza la seconda serata politica della prima rete) e con un notevole guadagno di Mediaset (che potrebbe facilmente abolire il Matrix del Vinci e raddoppiare gli ascolti della "nuova" Porta a Porta, che, andando in onda su Canale5, non avrebbe più concorrenti da affrontare...), quindi è proprio vero quello che molti (dentro il PD in particolare!) dicono su D'Alema, ovvero che lui è al servizio (?) di Mediaset ;) ! DM, concorda con me?

  2. @ 3. tinina e @ 4. MisterGrr Vi ricordo che le elezioni politiche più recenti (aprile 2008) erano state vinte dal PDL in alleanza con la Lega (e il MPA), quindi è giusto che il CDA della RAI rispecchi la maggioranza elettorale: inoltre vi ricordo che se si è arrivati al governo tecnico di Monti è solo grazie al tradimento di Fini… infatti, da quando lo spread ha iniziato a salire? Risposta: da agosto 2010 (strano, eh? a novembre 2010, quindi (dopo un ribasso) nuovamente da giugno 2011 (pochi giorni dopo il NO al nucleare). (Nota per DM: ero sempre io prima, ma avevo sbagliato a digitare dalla fretta... chiedo scusa per la svista: sto Google Crome del piffero mi fa impazzire!)

  3. Non mi aspettavo nulla di diverso. Hanno perso un'occasione per non finire definitivamente nella vergogna come Berlusconi loro capo e come ancor più chi lo ha votato e rivotato in questi due decenni disgraziati per l'Italia. Da una parte, mi auguro che ci sia un vendetta da parte della sinistra, semmai tornerà al governo: non è giusto mandar giù tutte queste infamie, bisogna rendergli pan per focaccia. Gli elettori di sx sono stati così spesso infamati dai vari gasparri, cicchitto, la russa e compagnia cantante (i minuscoli sono voluti) che lo accetterebbero di buon grado. Dopodiché, fare una SERIA riforma della Rai. Io credo che esautorare definitivamente i partiti è impossibile, quantomeno subito. Piuttosto, vorrei che i programmi facciano guadagnare (che siano di dx, di sx, di quello che vi pare: non mi interessa) o quantomeno non far perdere alla quota politica di riferimento più di un tot complessivo. Credo che questo sia un buon compromesso. I migliori programmi per giunta non sono certo di Ferrara, Sgarbi, Paragone o altri, quindi si farebbe un'eccellente pulizia senza mandar in malora qualcosa che io ritengo un patrimonio di tutti.

  4. @ 3. tinina e @ 4. MisterGrr Vi ricordo che le elezioni politiche più recenti (aprile 2008) erano state vinte dal PDL in alleanza con la Lega (e il MPA), quindi è giusto che il CDA della RAI rispecchi la maggioranza elettorale: inoltre vi ricordo che se si è arrivati al governo tecnico di Monti è solo grazie al tradimento di Fini... infatti, da quando lo spread ha iniziato a salire? Risposta: da agosto 2010 (strano, eh? a novembre 2010, quindi (dopo un ribasso) nuovamente da giugno 2011 (pochi giorni dopo il NO al nucleare).

  5. E come doveva finire sta vicenda se non così.

  6. Hanno fatto così perché pensano che le prossime elezioni le vincerà il centrodestra. Mi auguro che gli italiani abbiano aperto occhi e orecchie!

  7. Niente di nuovo in tutta questa triste e vergognosa vicenda. Vedremo cosa avrà da proporre il governo Monti sulla Rai che, con la situazione debitoria e la crisi economica in atto, corre parecchi rischi. Verrebbe da aggiungere che una riforma drastica dell'azienda dovrebbe essere varata da un nuovo Parlamento, ma anche questa è una vecchia storia che si ripete stancamente nei decenni.

  8. secondo dagospia finirà così: LA CUCCAGNA BERLUSCONA IN RAI DURERA’ FINO A MAGGIO, SCADENZA DEL CDA. NESSUNA PROROGA, COME SPERAVANO LADY LEI E GARIMBA GARIMBERTI. PAROLA DI MONTI - INDICANDO UN PROPRIO CONSIGLIERE, PIÙ LA NOMINA DEL PRESIDENTE (IN POLE, GIULIO ANSELMI), LA MAGGIORANZA PASSERA’ AL CENTROSINISTRA (5 A 4).