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1992, LA SERIE: ELOGI ALL’ESTERO, CRITICHE IN ITALIA

di Marco Leardi

31/03/2015 - 18:28

1992, LA SERIE: ELOGI ALL’ESTERO, CRITICHE IN ITALIA

1992 La serie

Sono passati vent’anni, eppure il terremoto di Tangentopoli continua a far discutere, a dividere. Ad accendere antiche ed attualissime dispute. Stavolta ad attizzare la dialettica attorno all’anno zero della Seconda Repubblica è stata 1992, la serie tv prodotto da Wilside in onda su Sky Atlantic e Sky Cinema 1 dedicata alla turbolenta fase storica che cambiò la politica e la società italiana. Lanciata in contemporanea in cinque paesi, la fiction – di cui stasera vedremo il terzo e quarto e episodio – ha diviso soprattutto la critica, con un’evidente disparità di opinioni tra i giudizi espressi in Italia e all’estero.

1992 – La serie. I commenti della stampa estera

Fuori dal Belpaese, infatti, la produzione è stata celebrata con elogi. All’indomani del debutto al Festival di Berlino, ad esempio, il Frankfurter Allgemeine Zeitung ha applaudito 1992: “raramente un paese ha il coraggio di guardarsi allo specchio come in questo caso” ha scritto il quotidiano tedesco. Buoni anche i giudizi espressi dal francese M Le Magazine Du Monde e dalla rivista Variety, che ha parlato di “gran bel colpo per l’industria televisiva italiana“. All’estero, insomma, la serie tv è piaciuta ma in Italia – dove i fatti evocati si sono svolti – l’accoglienza non è stata altrettanto unanime.

1992 – La serie.  Le critiche in Italia

Nessuno è profeta in patria, del resto. E, infatti, dalle nostre parti la messa in onda di 1992 ha diviso e innescato critiche, in alcuni casi anche piuttosto taglienti. Lo stesso Antonio Di Pietro, che fu protagonista di Tangentopoli in qualità di magistrato, ha trovato la ricostruzione filmica poco corrispondente alla realtà. “Qui mi sembra che Mani Pulite sia solo uno sfondo, una scusa per raccontare altro” ha affermato l’ex giudice, come riporta Il Secolo XIX, aggiungendo: “fate rigirare Borrelli nella tomba” (gaffe dipietresca, visto che l’ex pm Borrelli è ancora vivo).

Dalle colonne de Il Giornale, invece, Paolo Liguori ha definito 1992 “un’operazione di propaganda che non bada a spese a uso dei soliti nemici di Berlusconi” e dello stesso avviso è stato l’intervento di Fabrizio Rondolino su L’Intraprendente. “La serie è una mediocre collezione di luoghi comuni contro Craxi e contro Berlusconi” ha accusato il giornalista.

1992 – La serie. Il commento di Carlo Freccero

E anche sui social network italici, spesso adottati come spannometrica cartina di tornasole, sono comparsi pareri piuttosto contrastanti. E’ comparso pure l’hashtag #1992faschifo. Certo, non sono mancati gli apprezzamenti anche autorevoli alla produzione Sky ideata da Stefano Accorsi. Carlo Freccero, ad esempio, in un’intervista a Davidemaggio.it, ha commentato: “mi sembra un tentativo un po’ più approfondito di scrittura” rispetto ad altre serie tv recentemente viste.

Però, rispetto ad altri Paesi, in Italia l’acclamazione unanime non c’è stata. Qui Tangentopoli è ancora viva nella memoria comune e nelle cronache dei quotidiani. Impossibile celebrare ciò che è ancora attuale.

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8 commenti su "1992, LA SERIE: ELOGI ALL’ESTERO, CRITICHE IN ITALIA"

  1. Serie mediocre. Sceneggiatura superficiale e poco coinvolgente, cast deludente tranne qualche eccezione, con il monoespressivo Accorsi (il Nicholas Cage italiano) a farla da padrone. Da salvare la sigla e la Leone e non certo per le sue doti recitative...

  2. Alexthemusketeer dice:

    sinceramente mi sto gustando la serie,ma premetto che prima di vederla mi sono riletto tutta l'inchiesta di tangentopoli visto che ai tempi avevo 6 anni e sinceramente al di là degli omicidi di falcone e borsellino di quell'anno nn ricordo molto,partiamo dai personaggi miriam leone,bellissima ragazza ma ha accettato di fare la parte del troione da battaglia e sinceramente non so come ne uscirà alla fine,finora si è cercato di dare un immagine della Milano del boom economico massacrato dall'inchiesta di quegli anni ma il personaggio di stefano accorsi con la sua storia ci dipinge appieno il manager del tempo senza scrupoli ma con gli scheletri nell'armadio,da quel che ho capito ci mostrano un immagine dei ricchi,tea falco che personalmente non mi piace per niente, e dei politici tutt'ora attuale ma che ai tempi stava uscendo scoperchiata da un'indagine fatta da un personaggio di spessore come Di Pietro,interpretato magistralmente,anche se l'acconciatura potevano cercare di migliorarla =P,il contraltare di Accorsi è il buon Bosco che è forse il miglior personaggio di tutta la serie,rappresentante di un ideale e di quello che in realtà doveva e dovrebbe essere il lavoro dei politici,la tutela dei diritti dei cittadini,per concludere,avrei tolto la storia di un personaggio dalla serie ed inoltre mi dispiace vedere l'ottimo Alessandro Roja con un ruolo così di contorno meriterebbe molto di più rispetto ad un Pastore che sinceramente penso sia stato inserito più x omaggiare philadelphia con tom hanks uscito quello stesso anno piuttosto che parlare di un tema delicato per il periodo ossia quello dell hiv.Mancano 4 episodi vedremo fino a dove arriveranno a raccontare per il momento il mio voto complessivo è 6,5;

  3. Leggendo l'articolo de il giornale, Liguori dice: "Vi spiego io com'è andata..". Beh anche no caro Liguori. No grazie, ci sono i giornali e decine di libri ma da te non mi faccio spiegare un bel nulla. Inoltre all'inizio di ogni puntata della serie viene mostrato un cartello in cui dicono chiaramente che la fiction è solo ispirata ai fatti del tempo e sono pesenti drammatizzazioni non reali. Per cui consiglierei al sig. Liguori di guardare con attenzione ed informarsi prima di scrivere baggianate.

  4. Io la sto seguendo e, eccetto Miriam Leone che non trovo particolarmente brava nemmeno in un ruolo "leggero" come quello che le han dato, mi piace parecchio.

  5. Conte Dracula dice:

    la serie è stata presentata al festival di berlino ;)

  6. Secondo Wikipedia è in contemporanea con USA, UK, Germania e Irlanda.. Non so, comunque nell'articolo è palesemente scritto Berlino film festival.. :)

  7. all'estero è stata applaudita da chi? Non l'hanno ancora trasmessa da nessuna parte. Tutti a ripetere che ha avuto successo all'estero ma non è vero

  8. Parla Liguori ahahahahha, più hanno la possibilità di stare zitti e più parlano hahaha