8
giugno

Usigrai inchioda Sergio: «Lui da direttore della radiofonia attaccò su Facebook il direttore di Radio1, quindi avrebbero dovuto licenziarlo?»

Roberto Sergio (US Rai)

Roberto Sergio (US Rai)

E’ guerra aperta tra Usigrai e Roberto Sergio, rianimata dalle forti dichiarazioni di oggi dell’Amministratore Delegato contro Serena Bortone: “Doveva essere licenziata”, ha detto. L’Unione Sindacati Giornalisti Rai parla di affermazioni “inaccettabili e gravissime”, anche perché rilasciate mentre è in corso un procedimento disciplinare contro la conduttrice, ma non solo.

“Arrivare a ipotizzare pubblicamente il licenziamento di una dipendente mentre è in corso un procedimento disciplinare, ha il sapore della minaccia

sostiene il sindacato in una nota, che continua inchiodando direttamente Sergio, reo un anno fa di un comportamento – fa notare Usigrai – per il quale oggi lui stesso invoca il licenziamento:

“Se Serena Bortone deve essere licenziata, quale sanzione avrebbe dovuto meritare Roberto Sergio che nell’aprile del 2023 da direttore della radiofonia attaccò su Facebook il direttore di Radio1 Vianello, accusandolo di “amplificare la violenza”? L’Ad dell’epoca avrebbe forse dovuto evocare il suo licenziamento?.

Fa eco al sindacato il senatore del PD Francesco Verducci, che nel definire le dichiarazioni dell’AD “vergognose”, a suo dire sintomo di “arroganza di un potere che è diventato censura e intimidazione”, sottolinea:

Di Roberto Sergio peraltro ricordiamo perfettamente le uscite social contro l’azienda Rai (ai tempi di un Sanremo) e in altro contesto contro il suo collega direttore Andrea Vianello. Quindi evidentemente per lui vale tutto. Altri invece vanno licenziati.

Per l’Esecutivo Usigrai, infine, è inaccettabile che Sergio abbia annunciato il nome del prossimo Amministrato Delegato Rai, che sarà Giampaolo Rossi, attuale Direttore Generale:

“E’ inoltre rappresentativo del clima di onnipotenza di questo vertice aziendale annunciare, come se nulla fosse, il nome del prossimo Ad. Ci chiediamo se al Parlamento e ai prossimi componenti del Cda, stia bene essere esautorati del loro ruolo”.

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6 Commenti dei lettori »

1. Il generale Vannacci ha scritto:

9 giugno 2024 alle 00:24

I sindacati sinistri non la smettono mai di fare questi giochetti.



2. Fabio ha scritto:

9 giugno 2024 alle 08:56

Esprimere un parere da direttore a direttore, e accusare la propria azienda di censura, col senno di poi erroneamente, quindi diffamando e calunniando, mi sembra ci sia una bella differenza…



3. controcorrente ha scritto:

9 giugno 2024 alle 18:06

se muove critiche e accuse lui, si tratta di esprimere un parere ! mentre se lei denuncia di aver subito censura (COSA CHE EFFETTIVAMENTE E? STATA) quello viene chiamato accusa. Vedo che la doppia morale imperversa quanto e piu’ di prima…



4. Joe Teach ha scritto:

9 giugno 2024 alle 19:21

La minaccia di licenziamento conferma i timori di gestione autoritaria, censoria ed intimidatoria, nei confronti di chi fa una qualunque critica verso il governo.



5. Fabio ha scritto:

10 giugno 2024 alle 11:17

@controcorrente
Che non ci sia stata censura è ormai assodato. Lo hanno spiegato bene anche giornalisti non di destra, come Marco Travaglio. Non essendoci stata censura, le parole della Bortone non sono critiche, ma accuse immotivate contro la propria azienda. In una qualsiasi azienda privata italiana sarebbe già stata licenziata per giusta causa, venendo meno il principio di fiducia tra datore di lavoro e dipendente…



6. Joe Teach ha scritto:

10 giugno 2024 alle 22:12

Travaglio non fa Cassazione, non decide lui ciò che è avvenuto.
Vorrei sapere perché si fanno le pulci solo sui costi di ospiti sgraditi al governo e non per i millemila opinionisti del nulla, ospiti ovunque. Malafede, intimidazione e censura.
Bortone non ha dato giudizi negativi, ha solo descritto ciò che è successo. Da licenziare sono i vertici Rai lecchini del potere.



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