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Zero: una camomilla per giovani che promette e non mantiene

Mattia Buonocore

di Mattia Buonocore

28/04/2021 - 16:16

Zero: una camomilla per giovani che promette e non mantiene

zero
Zero

Più che Netflix, sembra Rai Gulp! Sembrava dovesse abbattere ogni muro e, invece, Zero è una fiction più che conformista che va ad aggiungersi alla nutrita schiera di titoli ‘camomilla per giovani‘ della piattaforma streaming. Da un lato il moto di originalità che ha portato alla scelta di un cast composto quasi interamente da persone di colore, dall’altra schemi narrativi rassicuranti e all’insegna del buonismo.

Una sorta di teen drama leggero in cui elementi potenzialmente esplosivi e provocatori vengono ben presto detonati in un racconto snello che sfocia nel superficiale (e no, un’ottima colonna sonora non può colmare lacune). Se la serie non fosse tratta da un libro, l’aspetto multiculturale lo considereremmo alla stregua di un vezzo, visto che il protagonista Zero poteva essere un qualsiasi ragazzo italiano bianco nato in un quartiere popolare. Non trova nemmeno un briciolo di diffidenza da parte della benestante ragazza italiana che gli apre da subito il suo cuore.

E in effetti Zero colpisce perchè va a mettere in evidenza una falla dell’offerta seriale tricolore che non è tanto l’assenza di multiculturalismo, aspetto sul quale c’è da migliorare, ma di una tradizione nel genere: quante fiction con protagonisti degli amici ventenni abbiamo visto negli ultimi anni? Per non parlare dell’aspetto soprannaturale, qui trattato con estrema naturalezza (almeno fino al finale che in prospettiva spariglia le carte), che storicamente è stato poco esplorato da produzioni cinematografiche e seriali italiane. Non aiuta alla riuscita un livello di recitazione pessimo.

Zero è la storia di un classico bravo ragazzo, umile sognatore,  che deve fare i conti con gli eventi avversi (ricchi bianchi che vogliono prendersi il suo barrio popolato da persone povere e stranieri!) ma che trova il modo di rifarsi diventando un eroe grazie anche al superpotere dell’invisibilità. Sogna di vivere scrivendo fumetti e in qualche modo se ne ritrova protagonista.

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