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LA TV CHE APRIVA PER FERIE: BEATO TRA LE DONNE

di Salvatore Cau

16/08/2011 - 11:53

LA TV CHE APRIVA PER FERIE: BEATO TRA LE DONNE

Beato Tra le donne: Paolo Bonolis (alle spalle Teka Kanga, Alessandro Preziosi e l'ex tronista Raffaello Zanieri)

Prosegue il nostro viaggio nella tv estiva del passato. E’ il 7 luglio del 1994 quando su Rai1 in diretta dal Bandiera Gialla di Rimini prende il via la prima puntata di Beato tra le donne. Alla guida del nuovo varietà c’è un giovane Paolo Bonolis. Pochi sanno però che la scelta di Bonolis come conduttore arrivò a sole tre settimane dalla partenza del programma, in seguito al mancato accordo tra la Rai e Renato Zero.

Il noto cantante, scelto inizialmente come padrone di casa, chiedeva alla tv di stato dei compensi troppo alti (pare chiedesse un compenso non inferiore a 35 milioni di lire) e di avere la piena responsabilità artistica della trasmissione. Richiesta quest’ultima difficile da esaudire per via di un format (all’epoca di proprietà della Grundy) che non permetteva alcun tipo di stravolgimento. Il tempo e i fatti dimostreranno più che vincente la decisione di puntare sull’allora meno oneroso ed esigente Bonolis che, reduce dal successo de I Cervelloni, troverà proprio nello show estivo di Rai1 il definitivo trampolino di lancio per la sua carriera.

La trasmissione, basata sul format tedesco Man o Man, consisteva in una serie di prove a eliminazione, in cui a sfidarsi in ogni puntata erano dei giovani e aitanti ragazzi. Dopo una prima fase di presentazione dei concorrenti, una giuria di circa 200 donne, presenti in studio, esprimeva tramite un telecomando il proprio giudizio. Il responso della votazione veniva rivelato in una maniera piuttosto spettacolare. I concorrenti venivano disposti sul bordo di una piscina e le ragazze del corpo di ballo del programma, ribattezzate “spintarelle”, buttavano in acqua i due concorrenti che avevano ottenuto meno voti, eliminandoli quindi dal gioco. La trasmissione proseguiva con prove di abilità, di ballo e seduzione. Dopo ogni prova la singolare eliminazione a bordo piscina, con conseguente riduzione dei concorrenti in gara. Alla fine della serata l’ultimo ragazzo rimasto in gara, nell’entusiasmo ormonale collettivo, veniva proclamato “Beato tra le donne”. La formula leggera, decisamente adatta ad un varietà estivo, unita all’indiscusso talento di Bonolis, portarono il programma ad ottenere da subito un buon successo di pubblico, confermato anche nella seconda edizione in onda nell’estate successiva.

Nell’autunno del 1996 con il passaggio di Bonolis a Mediaset, il programma si trasferisce su Canale 5, dove dagli studi di Cinecittà in Roma, con una formula pressoché invariata va in onda per altre due edizioni. Dopo una stagione di pausa, nell’estate del 1999, con la conduzione di Enrico Papi e la regia di Beppe Recchia, viene realizzata al sabato sera su Canale 5 una quinta edizione, nella quale per la prima volta i concorrenti venivano accompagnati in studio da madri, zie, sorelle o amiche. L’estate successiva, in diretta da Marina di Pietrasanta, tocca a Natalia Estrada ed Enrico Brignano, con la partecipazione dalla “sirena” Giulia Montanarini, presentare una nuova versione, caratterizzata da ascolti piuttosto bassi. La trasmissione sparisce così dai palinsesti salvo poi tornare a sorpresa sugli schermi di Rai1 nell’estate del 2003 con un’edizione condotta da Massimo Giletti e dal cane Ettore (doppiato dal’attore Pino Ammendola), all’epoca protagonista di una nota campagna pubblicitaria per una compagnia telefonica. Il programma, complice la mancanza di contro programmazione, riesce ad ottenere buoni consensi di pubblico, ma il successo e lo spirito che caratterizzavano le edizioni di Bonolis appaiono un lontano ricordo.

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16 commenti su "LA TV CHE APRIVA PER FERIE: BEATO TRA LE DONNE"

  1. Come potrei perdermi uno dei pochi bloggher ... che ha una vasta conoscenza e soprattutto memoria della tv del passato ...

  2. Salvatore Cau dice:

    Ciao Ital, ben trovato :)

  3. Caro Sal ... quella si che era bella tv estiva ! Oggi purtroppo nn è solo mancanza di fondi e di idee, ma anche la volonta di 2 grossi gruppi tv ( e nn c'è bisogno di fare nomi ) di indirizzarti ad acquistare ...un prodotto a pagamento ... La Rai comunque ... ha il dovere ... come servizio pubblico di intrattenere, formare ed informare anche d'estate ... il canone è per 12 mesi ... nn per 8 !

  4. Salvatore Cau dice:

    marcko Anche tu origini trentine :D D D La finale del 1994 vinta da Michele La Ginestra fece oltre 9 milioni. Le altre non so. Comunque per quel periodo erano degli ascolti altissimi.

  5. So che la cosa non vi potrebbe importare di meno, ma quando trasmettevano Giochi senza Frontiere preferivo trascorrere le serate tirando sassate ai bimbi miei coetani, ampiamente ricambiato. Nel mio villaggio non tutte le strade erano asfaltate.

  6. @Salvatore Cau ciao conterraneo, davvero faceva "solo" 6 milioni? io ricordo si il 40% di share ma anke di 10 milioni. forse potrebbe essere l'ultima puntata?